Da anni sento dire che il Wing Chun è uno stile esterno, che potenzia la parte fisica del corpo, adatto alla difesa personale ed al combattimento nella corta distanza. Alla fine, vedendo e rivedendo i film dedicati al GGM Ip Man capisco che questi stereotipi sono stati accettati dalla gran parte della comunità dei praticanti (e Insegnanti) dell’Arte Marziale. Da me, lo chiarisco subito, no. Questo è il motivo per cui da qualche mese a questa parte faccio riferimento nei miei articoli al mio Wing Chun, non perché io mi consideri un SiJo, un fondatore di una nuova corrente, ma perché ritengo che le mie ricerche e le mie esperienze mi abbiano portato in una direzione differente rispetto a quelle che ho visto e praticato sinora.
Il mio Wing Chun, dicevo, è anche (non solo, ovviamente) 氣功 – Qi Gōng -, in quanto la continua pratica dell’Arte e la teoria che c’è dietro alla stessa fanno sì che il pensiero finale, la vera mèta, l’obbiettivo profondo è e rimane quello di acquisire calma, tranquillità ed equilibrio mentale e spirituale, attraverso una corretta respirazione e, di conseguenza, di una sequenza di movimenti atti a migliorare, stabilizzare ed equilibrare la circolazione energetica del 氣 – Qi -.
Uno degli scopi del
Qi Gōng è quello di mantenere la salute dell’uomo, attraverso la meditazione statica o dinamica. Spesso vi è bisogno di far scorrere il
Qi in modo più fluido, perché alcune malattie sono causate da eccessi emotivi, i quali consumano lo stesso
Qi, causando ristagni lungo i meridiani energetici e nei sistemi organici. La depressione, malattia cardine della nostra società, causa spesso ulcere gastriche ed indigestioni. Così la rabbia deteriora il fegato. La continua tristezza genera compressione e tensione nei polmoni. La paura turba il funzionamento dei reni e della vescica. E così via…
調心 –
Tiáo Xīn – è considerato il processo per regolare la parte emozionale della mente, attraverso un’equilibratura del Cuore. Quando la mente è calma, l’uomo è in uno stato neutrale di emotività. In questo momento il Qi scorre e si auto-regola, corregge i propri squilibri e dona uno stato di benessere generale. Per raggiungere lo stato di quiete descritto utilizziamo la meditazione statica, attraverso la quale eliminiamo qualsiasi pensiero dalla mente, lasciandola chiara, serena e calma. Il flusso dei pensieri, a quel punto, subisce un rallentamento, provocando un certo grado di distacco emotivo.
Con la mancanza di pensieri il rilassamento è garantito, anche negli organi interni. Alcuni utilizzano forme come quella degli Otto Pezzi di Broccato – affascinante! – o gli Esercizi dei Cinque Animali, ma tutte le forme potrebbero adattarsi al contesto. Noi utilizziamo la Sam Chien Po della tradizione Hek Ki Boen, così come la Siu Nim Tau (o anche la Siaw Lian Dao della stessa tradizione HKB). Sarà un piacere mostrare a tutti gli amici che lo vorranno la parte energetica della mia Scuola. Sono a vostra completa disposizione.
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