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Wing Chun: Più di una Arte Marziale - Percorsi Personalizzati di Apprendimento

Il Kung Fu fa bene ai giovani? II

By Riccardo Di Vito

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La durata media di una lezione dovrebbe essere di un’ora o un’ora e trenta minuti al massimo, suddivisi in preparazione fisica, studio del Kung Fu e attività extra (giochi di gruppo, etc.). Ovviamente è nel programma delle lezioni che stanno le differenze maggiori rispetto ad un corso per adulti.

Le differenze tecniche, alla fine, sono poche – al di là dei colpi portati in determinate zone del corpo -, perchè gli esercizi sono sostanzialmente gli stessi che vengono proposti al pubblico adulto. La cosa che cambia radicalmente è la metodologia d’insegnamento e il modo in cui i bambini allenano le tecniche. Viene dato più spazio agli esercizi che potenziano l’intelligenza motoria del giovane e che renderanno per lui più semplice l’approccio a qualsiasi altro tipo di sport in futuro. Un esempio su tutti: l’allungamento muscolare il quale, se acquisito da subito, donerà al corpo adulto grande flessibilità e un’escursione dei movimenti più ampia.

Nelle Arti Marziali i giovani imparano così il rispetto verso se stessi e verso gli altri ed il rispetto verso le proprie e le altrui capacità. Contemporaneamente potranno sviluppare un corpo sano, agile e robusto. Sono soprattutto questi corsi praticati in giovane età che sviluppano l’autocontrollo e la disciplina. I bambini imparano qual è l’atteggiamento più consono alla pratica individuale e lo fanno inseriti in un gruppo di coetanei; così cominciano ben presto a divertirsi godendo di momenti in cui sfogarsi in maniera sana, alternando momenti di gioco e di sforzo muscolare, a momenti tranquilli e silenziosi, come durante le ampie fasi di allungamento muscolare.

Il bambino che non riesce a controllarsi o che necessita di continue attenzioni sulla sua persona non deve essere allontanato, ma aiutato ad integrarsi. È necessario seguire i bambini e guidarli nello sviluppo di un sano atteggiamento, cercando di offrir loro sempre nuove occasioni per migliorarsi; ma nel caso in cui il comportamento irresponsabile dovesse essere recidivo l’Insegnante deve intervenire in maniera seria ed anche dura, se necessario.

La punizione nella Scuola di Arti Marziali spesso è di natura fisica (piegamenti, corsa, etc.), ma può anche essere di natura psicologica, proibendo al giovane di allenarsi nella lotta corpo a corpo, che è la parte più ricreativa in assoluto del corso. Questo pensiero può sembrare severo ma in realtà si rende indispensabile per mantenere alto lo standard qualitativo e soprattutto educativo del gruppo. Non voglio che la classe assuma modelli irresponsabili come esempi di comportamento ma che capisca che la responsabilità di un individuo passa attraverso il rispetto degli altri individui. Individuo e comunità devono essere i due poli di attrazione di tutto il gruppo dei praticanti.

Se dovessi spiegare ad un giovane che cos’è il Kung Fu, inserendolo in un contesto storico, direi che esso è l’insieme di tutte le arti marziali tradizionali cinesi. Comparso circa nel primo millennio avanti Cristo, da esso nacquero innumerevoli Scuole. Rappresenta il seme che oggi vediamo dischiuso negli innumerevoli stili marziali presenti al mondo. Nel Kung Fu si fusero tutti i primi studi teorici, filosofici e soprattutto pratici sulla dinamica del corpo umano, proprio per questo il Kung Fu rappresenta l’espressione massima dell’uomo nel movimento.

Esistono poche discipline marziali in grado di stimolare ed ampliare in armonia tutte le componenti del corpo umano, il Kung Fu non solo è una di queste, ma è quella più antica. La vastità del Kung Fu è originata da due famiglie di stili che si compenetrano ed insieme si elevano per creare una rigogliosa armonia. Essi sono gli stili cosiddetti “esterni”, dinamici, acrobatici e marziali; dall’altra parte troviamo gli stili “interni”, caratterizzati da movimenti leggeri, morbidi e meditativi.

La pratica del Kung Fu deve trascendere lo scopo marziale; se si vuole comprendere nel profondo l’esecuzione del Kung Fu occorre tralasciare il suo fine estetico, fisico od offensivo ed abbracciare invece quello di Arte; l’essenza del Kung Fu non consiste nel risultato di quest’ultimo, ma nella Motivazione, nella Volontà e nella Dignità che ci muovono nel viverlo.

Il Kung Fu è famoso per il suo carattere eclettico che comprende molteplici aspetti. Si studia il movimento dell’uomo nello spazio in molte delle sue infinite applicazioni. La velocità, la resistenza e la potenza sono solo alcune delle caratteristiche che vengono sviluppate nel corso. Si impara a rafforzare il corpo attraverso la pratica di esercizi mirati ad incrementare l’allungamento e la flessibilità muscolare, la potenza e la resistenza. Bisogna rendere tonico, scattante e veloce il corpo, acquistando la capacità di muoversi con confidenza nello spazio.

Durante il corso si studiano le tecniche fondamentali di attacco: si colpisce con tutte le parti del corpo umano (pugni, colpi a mano aperta, colpi di gomito, di spalla, di testa, di ginocchia, calci e leve articolari). Si studiano, ovviamente, anche le principali tecniche di difesa (parate e schivate, spostamenti nello spazio, proiezioni). Il contatto con il suolo è fondamentale, soprattutto per i più giovani. Proprio per questo una abbondante fetta di tempo sarà dedicata allo studio della lotta e delle proiezioni. Tutte queste conoscenze serviranno all’Allievo per cominciare lo studio delle forme e dell’applicazione delle stesse.

Lo studio delle forme insegna a sviluppare forza e agilità, donando la capacità di muoversi velocemente nello spazio colpendo al massimo della potenza. Sia armato che disarmato, sia da solo che contro degli avversari, il Kung Fu va praticato alla ricerca continua della precisione e della perfezione. Le armi non saranno studiate, ma ci sarà un approccio al bastone corto, in modo da dare ai giovani Allievi uno strumento per studiare anche a casa alla ricerca di una corretta gestione posturale. Quello che il corso propone è un percorso che aiuta a migliorare la consapevolezza del corpo.

Andiamo a vedere quali sono gli aspetti benefici della pratica. Quando il Kung Fu cominciò a prendere vita (circa tremila anni fa), si fusero in esso sia le conoscenze marziali più avanzate che la saggezza dei più famosi medici taoisti. Gli aspetti più benefici del Kung Fu risiedono innanzitutto nella sua pratica delle movenze quasi complete che di per sé è immensamente salutare.

La vera cura che il Kung Fu opera è quella capacità di accrescere in chi lo pratica una consapevolezza del movimento fuori dal comune. Si capiscono quali movimenti sono sani per il corpo o fino a che punto devono essere spinte le articolazioni. Si riesce a sviluppare la postura corretta imparando come mantenerla al meglio anche sotto sforzo; questi sono solo alcuni aspetti dell’intelligenza motoria che si sviluppa nella pratica del Kung Fu.

I concetti che vengono studiati a lezione permetteranno all’Allievo di usare sempre al meglio il suo corpo, non solo per difendersi, ma soprattutto per vivere meglio durante la vita di tutti i giorni. Ci si renderà conto del fatto che il corpo è una macchina progettata in maniera splendida e che aspetta solo di essere impiegata in maniera corretta. Con il Kung Fu si arriva a capire come adoperare il corpo in ogni situazione. In questo senso il Kung Fu racchiude in sé degli aspetti terapeutici eccezionali.

In definitiva, io penso che il Kung Fu sia non solo una pratica salutare anche per i giovani, ma che possa essere addirittura un valido supporto alla loro educazione, alla sensibilizzazione riguardo valori antichi e fondamentali per la vita. Se avessi un figlio, vorrei che praticasse un’Arte Marziale.

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